In viaggio verso Vik (parte 3)
Dopo il circolo d’oro il nostro viaggio prosegue verso Vik con una serie di tappe interessanti ed alcuna abbastanza famose.
Gljufrabui
Gljufrabui (scritto anche Gljúfrafoss o Gljúfurárfoss) è una cascata nascosta e affascinante situata nel sud dell’Islanda, a poca distanza dalla più famosa Seljalandsfoss. Il suo nome significa “abitante del canyon” o “cascata della gola” e descrive perfettamente la sua posizione: infatti, la cascata è parzialmente nascosta all’interno di una stretta gola rocciosa.
Ecco una descrizione dettagliata di Gljufrabui:
- Aspetto: Gljufrabui è una cascata di circa 40 metri che precipita all’interno di una gola stretta e profonda. L’acqua del fiume Markarfljót si getta in una piccola pozza alla base, creando un ambiente suggestivo e un po’ misterioso. La particolarità di Gljufrabui è che non è immediatamente visibile dall’esterno: per ammirarla, bisogna addentrarsi nella gola.
- Accesso: L’accesso a Gljufrabui è un’avventura di per sé. Dalla zona del parcheggio di Seljalandsfoss, si percorre un breve sentiero pianeggiante verso nord. Arrivati all’ingresso della gola, ci si trova di fronte a una stretta apertura tra le rocce. Per entrare, è necessario guadare un piccolo corso d’acqua, che può essere poco profondo o leggermente più impegnativo a seconda della stagione e delle precipitazioni. È quindi consigliabile indossare scarpe impermeabili o essere disposti a bagnarsi i piedi.
- L’interno della gola: Una volta superato l’ingresso, ci si ritrova in uno spazio angusto e umido, con le pareti rocciose che si innalzano verso l’alto. La cascata si rivela in tutta la sua bellezza, con l’acqua che cade fragorosamente nella pozza sottostante. L’ambiente è avvolto da un’atmosfera suggestiva, accentuata dal rumore dell’acqua e dalla luce soffusa che filtra tra le rocce. A seconda della luce del sole, si possono formare anche dei piccoli arcobaleni.
- Un’alternativa: Esiste anche un altro modo per osservare Gljufrabui, anche se da una prospettiva parziale. Salendo un sentiero più ripido sul lato della gola, si può raggiungere una piattaforma panoramica a circa metà altezza della cascata, da dove si ha una vista dall’alto. Questa opzione può essere utile per chi non se la sente di entrare nella gola o in caso di condizioni meteorologiche avverse.
- Consigli per la visita:
- Scarpe impermeabili: Indossare scarpe impermeabili o prepararsi a bagnarsi i piedi è essenziale per entrare nella gola.
- Abbigliamento impermeabile: A causa degli spruzzi della cascata, è consigliabile indossare un impermeabile o una giacca idrorepellente per non bagnarsi.
- Attenzione al terreno: Il terreno all’interno della gola può essere scivoloso a causa dell’umidità, quindi è importante prestare attenzione a dove si mettono i piedi.
- Visitare in orari non di punta: Per godere appieno della bellezza di Gljufrabui e evitare la folla, è consigliabile visitarla al mattino presto o nel tardo pomeriggio.
In sintesi: Gljufrabui è una gemma nascosta dell’Islanda, un luogo magico e avventuroso che offre un’esperienza unica a contatto con la natura. La sua posizione nascosta e l’accesso un po’ avventuroso la rendono ancora più speciale e memorabile. È una tappa da non perdere se si visita la zona di Seljalandsfoss.
Seljalandsfoss
Seljalandsfoss è una delle cascate più famose e visitate dell’Islanda, situata nella parte meridionale dell’isola, lungo la Ring Road (Hringvegur), la strada principale che circonda il paese. La sua particolarità, che la rende unica e tanto amata dai turisti, è la possibilità di camminare dietro la sua cortina d’acqua.
Ecco una descrizione dettagliata di Seljalandsfoss:
- Aspetto: Seljalandsfoss è una cascata relativamente alta, con un salto di circa 60 metri. Le acque del fiume Seljalandsá, che nasce sotto il ghiacciaio Eyjafjallajökull, si gettano da una scogliera creando uno spettacolo suggestivo. La cascata è circondata da un paesaggio verde e rigoglioso, soprattutto durante i mesi estivi.
- La possibilità di camminare dietro la cascata: Questa è la caratteristica che rende Seljalandsfoss così speciale. Un sentiero, a volte scivoloso a causa dell’umidità, permette ai visitatori di percorrere un tratto dietro la cascata, offrendo una prospettiva unica e indimenticabile. Camminare dietro la cascata regala una sensazione particolare, con il rumore assordante dell’acqua che cade e la nebbiolina che si alza creando spesso degli arcobaleni.
- Accessibilità: Seljalandsfoss è molto facile da raggiungere, essendo situata a breve distanza dalla Ring Road. C’è un ampio parcheggio ben segnalato e gratuito, con servizi igienici e spesso anche un piccolo chiosco dove è possibile acquistare snack e bevande.
- Fotografia: Seljalandsfoss è un soggetto fotografico molto popolare. Le opportunità di scatto sono molteplici, sia dalla parte frontale, per catturare l’intera cascata, sia dal sentiero posteriore, per foto più suggestive e originali. I momenti migliori per fotografare sono il mattino presto o il tardo pomeriggio, quando la luce è più morbida e i colori più caldi. Al tramonto, se il cielo è sereno, si possono ammirare degli spettacoli di luce molto suggestivi.
- Abbigliamento: È fondamentale vestirsi in modo adeguato per visitare Seljalandsfoss. A causa della nebbiolina creata dalla cascata, è consigliabile indossare un impermeabile o una giacca idrorepellente per non bagnarsi. Anche le scarpe impermeabili sono consigliate, soprattutto se si intende percorrere il sentiero dietro la cascata, che può essere scivoloso.
- Precauzioni: Durante la stagione invernale, il sentiero dietro la cascata potrebbe essere chiuso a causa del ghiaccio e del rischio di cadute. È sempre bene informarsi sulle condizioni del sentiero prima della visita. Inoltre, è importante prestare attenzione a dove si mettono i piedi, soprattutto sul sentiero dietro la cascata, che può essere irregolare e scivoloso.
- Altre attrazioni nelle vicinanze: A breve distanza da Seljalandsfoss si trova un’altra cascata molto bella, Gljufrabui, parzialmente nascosta all’interno di una gola. Vale la pena visitarle entrambe.
In sintesi: Seljalandsfoss è una tappa imperdibile durante un viaggio in Islanda. La possibilità di camminare dietro la sua cortina d’acqua la rende un’esperienza unica e memorabile. La sua facile accessibilità e la bellezza del paesaggio circostante la rendono una meta ideale per tutti i tipi di viaggiatori.
Skógafoss
Skógafoss è una delle cascate più grandi e famose d’Islanda, situata nella parte meridionale dell’isola, a breve distanza dalla Ring Road (Hringvegur), vicino al piccolo villaggio di Skógar. È una tappa imperdibile per chiunque visiti la costa meridionale dell’Islanda, offrendo uno spettacolo naturale impressionante e diverse opportunità per attività all’aperto.
Ecco una descrizione dettagliata di Skógafoss:
- Aspetto: Skógafoss ha un’altezza di circa 60 metri e una larghezza di 25 metri. Il fiume Skógaá, alimentato dal ghiacciaio Eyjafjallajökull, si getta da una scogliera formando una cascata potente e spettacolare. La grande quantità di spruzzi che si alzano dalla base della cascata creano quasi costantemente uno o più arcobaleni, soprattutto nelle giornate di sole.
- Leggenda del tesoro: Una leggenda locale narra che il primo vichingo insediatosi nella zona, Þrasi Þórólfsson, abbia nascosto uno scrigno pieno d’oro dietro la cascata. Si dice che anni dopo, un ragazzo trovò lo scrigno, ma riuscì ad afferrarne solo l’anello laterale prima che sparisse di nuovo dietro la cascata. L’anello sarebbe poi stato conservato nel museo locale di Skógar.
- Accessibilità: Skógafoss è facilmente accessibile, essendo situata proprio a lato della Ring Road. C’è un ampio parcheggio gratuito nelle vicinanze, con servizi igienici e spesso anche un piccolo chiosco o un food truck dove è possibile acquistare qualcosa da mangiare e bere.
- Sentiero panoramico: Un sentiero ben tracciato conduce alla sommità della cascata, offrendo una vista panoramica mozzafiato sul paesaggio circostante, che comprende la costa, le montagne e i ghiacciai in lontananza. Il sentiero prosegue anche oltre la cascata, seguendo il corso del fiume Skógaá e conducendo ad altre cascate minori e a bellissimi paesaggi naturali. È possibile percorrere questo sentiero per diverse ore, a seconda del proprio interesse e del tempo a disposizione.
- Fotografia: Skógafoss è un vero paradiso per i fotografi. Le opportunità di scatto sono innumerevoli, sia dalla base della cascata, per catturare la sua imponenza e gli arcobaleni, sia dalla sommità, per ammirare il panorama. I momenti migliori per fotografare sono il mattino presto o il tardo pomeriggio, quando la luce è più morbida e i colori più caldi.
- Abbigliamento: È consigliabile indossare abbigliamento impermeabile o almeno una giacca idrorepellente, soprattutto se si intende avvicinarsi alla base della cascata, a causa degli spruzzi. Scarpe da trekking o comunque scarpe comode e con una buona aderenza sono consigliate per percorrere il sentiero che porta alla sommità.
- Attività nei dintorni: Oltre alla visita di Skógafoss, nella zona circostante è possibile visitare il museo di Skógar (Skógasafn), un museo all’aperto che espone case tradizionali islandesi e oggetti d’epoca, offrendo uno sguardo sulla storia e la cultura del paese.
In sintesi: Skógafoss è una tappa fondamentale di un viaggio in Islanda, un luogo dove la forza della natura si manifesta in tutta la sua bellezza. La facilità di accesso, le diverse opportunità di attività e il fascino della leggenda del tesoro la rendono una meta adatta a tutti i tipi di viaggiatori.
Consigli aggiuntivi:
- Orari: Skógafoss è visitabile in qualsiasi momento dell’anno, ma durante i mesi invernali il sentiero che porta alla sommità potrebbe essere chiuso a causa della neve e del ghiaccio.
- Affollamento: Skógafoss è una meta molto popolare, quindi è consigliabile visitarla al mattino presto o nel tardo pomeriggio per evitare la folla, soprattutto durante i mesi estivi.
- Tempo: Considera di dedicare almeno un’ora alla visita di Skógafoss, per poterla ammirare da diverse angolazioni e magari percorrere un breve tratto del sentiero panoramico.
Il viaggio continua ==> Da Vik a Stokksnes con tappa a Vatnajökull (parte 4)
Il nostro viaggio è cominciato qui: Iceland 2023 – parte 1